Taccuino sulla 'ndrangheta

 

Il codice della ndrangheta. Come si diventa mafiosi nel racconto di un mafioso pentito. La struttura gerarchica tradizionale del locale. Uno sguardo d'insieme: il dossier di Narcomafie di dicembre 2004. Un locale, una cosca la mappa della ndrangheta nome per nome città per città. La voce "Mafia" di Wikipedia. Una singolare fiction sulla 'ndrangheta della rivista Gnosis. Il link per la 2. Relazione semestrale della Dia sulla criminalità mafiosa.

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Rifiuti ottimo affare. Smaltire le scorie tossiche clandestinamente si può: basta pagare le cosche. Lo racconta uno che se ne intende, un pentito di un clan calabrese. Negli anni Novanta Legambiente ha denunciato alla Procura di Reggio Calabria lo smaltimento illegale di scorie tossiche in Aspromonte, "nella zona tra la Limina e Cinquefrondi". Un affare possibile solo grazie alla capacità logistica clandestina della 'ndrangheta, presente capillarmente su ogni parte del territorio. Nella audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti la testimonianza di alcuni investigatori: camion, ruspe, rifiuti ospedalieri, traffici nucleari e navi affondate.

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La 'ndrangheta pare essere ovunque. Nel calcio amatoriale, ad esempio, secondo la denuncia del parroco di Polistena. O in quello professionistico, in cui è scoppiato il Caso Sculli. Ovunque: ecco cosa dice della Piana di Gioia Tauro il Censis.

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Locri, Fortugno e i ragazzi. La nuova frontiera della 'ndrangheta. L'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale denuncia un salto di livello delle cosche. Per il profilo e il ruolo politico della vittima, per il luogo e le modalità dell'agguato, per il contesto ambientale in cui è avvenuto, questo omicidio equivale all'annuncio di una guerra.

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Chi è il nemico. A chi parla la 'ndrangheta. Alla famiglia della vittima. Al Consiglio regionale di cui era vicepresidente. Alla coalizione di centrosinistra, per la quale la vittima era andata a votare nel seggio delle primarie dell'Unione. Al nuovo governo regionale guidato da Agazio Loiero, già destinatario di ripetuti tentativi di intimidazione.

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Chi parla alla 'ndrangheta. Sul Corriere della Sera e altri giornali pochi giorni dopo l'omicidio esce la notizia - trapelata dal Tribunale di Milano - di contatti telefonici tra Fortugno e tale Pansera, medico dell'Asl. La traccia nelle intercettazioni di un processo a carico della cosca Morabito. Pansera era genero del capocosca e da un certo momento (successivo alle telefonate con Fortugno) alla macchia a suo fianco. Prima di venire a sapere che i contatti telefonici erano sporadici, di breve durata e insignificanti ai fini delle indagini, per qualche giorrno circolò la voce che Fortugno fosse compromesso con la 'ndrangheta. Voce corroborata da un inaspettato commento di Sergio Romano.

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La risposta. Il caso Fortugno mette in luce la clamorosa sottovalutazione della pericolosità della 'ndrangheta. Ciampi va ai funerali del medico e politico ucciso. Berlusconi no. Senza parole, i ragazzi di Locri sfilano per strada con uno striscione bianco. Non sanno dove andare, si fermano davanti al tribunale. Hanno paura ma anche voglia di farla finita con la paura. Da loro - e dai sindaci di Napoli e Cosenza - nascerà la manifestazione del 4 novembre.

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Le indagini. Pista dell'ospedale di Locri. Il Corriere della Sera: i soldi degli appalti in arrivo a Locri. Pista della Sanità regionale: Fortugno era un esperto quindi poteva influire su scelte più ampie. L'arma usata: il tipo di pistola viene dall'ex Jugoslavia e sarebbe stata usata altre colte da uomini della cosca Iamonte di Melito Porto Salvo. La politica: a succedere a Fortugno dovrebbe essere un medico di Melito Porto Salvo, Domenico Crea, della Margherita. Non richiesto, Crea ha subito detto di essere sconvolto per l'omicidio del suo compagno di partito e che lo fa inorridire il fatto che lo si possa sospettare di aver giocato un qualche ruolo.

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L'Espresso 20.10.05    
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