Corriere della Sera del 19/10/2005
L'Inchiesta
Atti e delibere per gli appalti, si indaga sui fondi Ue
Fiorenza Sarzanini

REGGIO CALABRIA - La porta dell'ufficio di Francesco Fortugno è sigillata, gli investigatori esaminano centinaia di atti, documenti, pratiche. E' tra queste carte custodite nella sede della Regione che si continua a cercare il movente dell'omicidio avvenuto domenica scorsa nel seggio delle primarie a Locri. Un delitto che ha nuovamente messo la Calabria di fronte alla ferocia della 'ndrangheta e alla determinazione delle cosche ad influenzare le scelte della politica, soprattutto per gli appalti nel settore della Sanità. L'attenzione resta concentrata sulla «commessa» da 14 milioni di euro per la ristrutturazione dell'ospedale di Locri. La giunta precedente riteneva che ne fossero necessari almeno 40, ma la cifra è stata ridotta dai nuovi amministratori. I soldi provengono dai fondi dell'Unione europea. Ma non erano gli unici. Altri fondi legati alla realizzazione di nuovi progetti arriveranno nei prossimi mesi. Carabinieri e polizia esaminano le delibere, le richieste trasmesse a Bruxelles e quelle inviate a Roma nell'ambito dei rapporti tra Stato e Regione.
Un fiume di denaro che i clan non vogliono certo farsi sfuggire. E dunque si rafforza negli inquirenti la convinzione che l'assassinio rappresenti un avvertimento a chi deve decidere come spartire i lavori, occupare i posti strategici nelle Asl commissariate la scorsa estate e adesso in attesa dei nuovi direttori, autorizzare le convenzioni e l'apertura di laboratori e ambulatori. Fortugno aveva certamente il potere di influire su queste scelte, forte delle 8.500 preferenze ottenute alle ultime elezioni amministrative e di una conoscenza profonda del settore che lo aveva portato ad essere il responsabile della sanità per la Margherita, in Calabria.
Il vicepresidente del Consiglio regionale potrebbe aver pagato con la vita il suo rifiuto a piegarsi ai voleri dei boss o ad onorare impegni presi da altri. Più volte nei suoi interventi pubblici aveva denunciato la corruzione e i legami tra personalità pubbliche e criminalità. Questo suo atteggiamento potrebbe aver determinato la sua eliminazione per puntare su qualcun altro ritenuto più affidabile e dunque maggiormente in grado di garantire gli interessi illeciti della 'ndrangheta. «Bisogna analizzare con attenzione - avverte un investigatore - quanto accadrà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, per capire se muteranno gli equilibri, se saranno conclusi nuovi affari. Si deve esaminare la composizione societaria di tutte le imprese, anche piccole, che si aggiudicheranno lavori e contratti con le amministrazioni pubbliche».
Ieri i magistrati hanno ascoltato le persone che avevano accompagnato Fortugno negli Usa per le celebrazioni del Columbus Day. Si cerca di capire se avesse subito minacce che non ha denunciato o intimidazioni che potessero averlo turbato. La moglie lo ha escluso, ma con gli inquirenti non ha ancora parlato.